Di Renzo Tondo – Trieste e la cultura, un binomio indissolubile che si traduce in un valore aggiunto che poche città italiane possono vantare. E non parliamo soltanto di personaggi, artisti, scrittori ma anche di strutture, di teatri, di produzione e in questo caso di insegnamento musicale al massimo livello. Anche per questa ragione Renzo Tondo, candidato del centrodestra alla Camera dei Deputati nella circoscrizione triestina ha voluto incominciare i suoi contatti con il mondo culturale della città visitando il Conservatorio Tartini e incontrando il suo presidente Lorenzo Capaldo che gli ha illustrato problematiche e prospettive della prestigiosa struttura. Con 670 alunni e oltre 90 docenti il Tartini è considerato tra i quaranta conservatori più importanti del mondo per la qualità dell’insegnamento e per la grande attività internazionale.
“Una realtà – ha commentato Tondo – che deve essere valorizzata in ogni modo, dipanando ad esempio il magma burocratico in cui un conservatorio oggi si tra ad operare, con una legge del 1999, che avrebbe dovuto dare a queste università della musica una grande autonomia, ma che si è inceppata per il semplice e incredibile fatto che non sono mai stati messi in campo i decreti attuativi. Il risultato è una scarsissima autonomia decisionale e la difficoltà nella gestione del personale. Assolutamente positivo il colloquio con il Presidente Capaldo e con il direttore amministrativo Franceso Gabrielli, che mi hanno illustrato quale e quanta sia la attività del Tartini in campo internazionale, per lo stretto legame con l’Ince (Iniziativa Centro Europea) che ha consentito al Tartini di diventare un interlocutore privilegiato del mondo musicale italiano riguardo ai paesi dell’Est Europa. Una realtà da incrementare, resa ancora più allettante dall’idea di creare in Porto Vecchio un auditorium funzionale a potenziare il ruolo di Trieste quale ponte musicale tra Italia, patria della musica e le nazioni dell’Est.”
Renzo Tondo, sempre accompagnato dal presidente Capaldo e dal direttore Gabrielli, si è poi soffermato in particolare nella splendida biblioteca del Tartini, vero vanto di Trieste, che custodisce libri rarissimi e testimonianze prestigiose della presenza in città di protagonisti della musica del ‘900.