Un’affollata conferenza stampa tenutasi a Udine nel Palazzo della Regione, ha visto nascere in concreto il percorso comune tra Autonomia Responsabile e Alternativa Popolare in Friuli Venezia Giulia. Renzo Tondo, Roberto Revelant e Giuseppe Sibau per Ar e Alessandro Colautti e Paride Cargnelutti per Ap hanno incentrato la loro attenzione sul bilancio di previsione, cartina di tornasole per qualsiasi amministrazione, mettendo in luce la mancanza di visione politica a medio e lungo termine della giunta Serracchiani.
Colautti in apertura ha insistito sulla destinazione dei 120 milioni di euro che il governo restituirà alla regione: “La previsione di bilancio con i suoi pregi e i suoi molti difetti è conclusa – ha detto Colautti – e questa posta aggiuntiva così importante non dovrà essere dispersa in mille rivoli, ma rispondere a programmi di sviluppo ben precisi, come il rilancio della zona montana e la riorganizzazione del comparto informatico, strettamente legato, oggi, alle emergenze sanitario-ospedaliere.”
E sul rilancio della zona montana ha insistito con forza il consigliere regionale di Ar Roberto Revelant: “Per la montagna la giunta Serracchiani ha fatto poco e male – ha affermato – mentre come abbiamo affermato più volte la zona montana ha tutte le potenzialità per essere rilanciata, dando ai suoi cittadini la possibilità di aumentare reddito e produttività frenando lo spopolamento, che sta diventando un problema epocale. Si può fare, applicando una intelligente defiscalizzazione, che non è – ha precisato Revelant – assistenzialismo. Proponiamo quindi che una parte cospicua e sufficiente dei 120 milioni venga destinata alla zona montana, che nei nostri progetti è destinata a diventare una Uti unica che comprenda le Dolomiti friulane, la Carnia, la Valcanale, il Gemonese e le Valli del Natisone.”
Il consigliere regionale di Ar Giuseppe Sibau ha sottolineato la necessità di superare in un’ampia visione d’insieme le sperequazioni che la giunta Serracchiani ha importo alla regione, penalizzando soprattutto la zona montana.” Anche Paride Cargnelutti di Ap, dopo aver ricordato i gravissim problemi di concorrenza della nostra regione con i nostri vicini sloveni e austriaci, ha criticato la riforma delle Uti “una riforma che ha subito – ha detto – decine di modifiche in corso d’opera, a testimonianza di un provvedimento arruffato e impraticabile fin dall’inizio, che ha messo in gravissima difficoltà gli amministratori locali.”
Le conclusioni sono state del presidente di Ar Renzo Tondo: “Questo governo regionale ha chiuso il dialogo con la gente e con l’opposizione, della quale però ha fatto proprie tante proposte, emendamenti, progetti, dopo averli snobisticamente e polemicamente rigettati : la crisi che stiamo attraversando meritava un governo regionale simile a quello che garantì la ricostruzione del Friuli dopo il terremoto. Per questo pensiamo che i 120 milioni di risorse aggiuntive per il 2018 vadano impiegate per rafforzare lo sviluppo del Fvg, per mettere i suoi cittadini in grado di cogliere al meglio i timidi segnali di ripresa di un’economia fortemente provata. Noi non promettiamo cose che non possiamo mantenere ma proponiamo progetti realizzabili, e una cultura di governo responsabile, sempre attenta alle fasce più deboli della popolazione.”
a.d.