Il Consigliere Regionale del gruppo consiliare “Autonomia Responsabile” Giuseppe Sibau, ricorda che in data 6 settembre 2016, il Premier Renzi, nel corso del programma condotto da Bruno Vespa su Rai 1 “PORTA A PORTA”, rendeva euforicamente edotto il pubblico in merito alle novità presenti nella legge di bilancio garantendo agli italiani aumenti pensionistici: “Quest’anno faremo un intervento per chi prende poco di pensione e sarà nella legge di stabilità del 2017. Metteremo più denari in tasca a chi di pensione prende poco poco”.
“Sarebbe stata individuata una doppia misura sulle pensioni – sostiene Sibau – e, nello specifico, la prima avrebbe riguardato le minime, misura a detta di Renzi: “Già esistente in passato sotto il governo Prodi, una sorta di quattordicesima per chi prende meno di 750 euro al mese e ne intascherebbe in più, 50-40, chi prende due pensioni, non li prenderà: vale il totale”; “mentre, la seconda – prosegue Sibau – avrebbe riguardato la pensione anticipata, secondo le testuali parole del Premier: “Una sorta di scivolo a chi vuole andare in pensione prima, tre anni prima, che non costi o costi un’inezia, e possa decidere autonomamente di andarsene prima”;
“Tali affermazioni – prosegue Sibau, sono state confermate da Tommaso Nannicini, economista e sottosegretario di Palazzo Chigi impegnato nei tavoli con i sindacati che ha ritenuto possibile l’estensione della quattordicesima ad un milione e mezzo di pensionati che percepiscono un assegno tra 750 e mille euro. Secondo “Il Sole 24 Ore” del 20 settembre 2016, il bonus per i pensionati è di 1 miliardo suddiviso nel seguente modo: 260 milioni per l’allineamento della “no tax area” a quella dei lavoratori dipendenti e 700 milioni per le 14esime, con un’ulteriore ripartizione di quest’ultima cifra: il 30% servirà per aumentare l’assegno extra già percepito in luglio da 2,1 milioni di pensionati che arrivano a 750 euro (1,5 volte il minimo), mentre il restante 70% andrà a coprire l’estensione dell’assegno a circa 1,2 milioni di pensionati che ricevono un trattamento standard compreso tra i 750 e i mille euro (due volte il minimo).
Sulle materie al centro del confronto in atto sono necessari ulteriori approfondimenti tanto da aver reso necessario il posticipo del tavolo di lavoro tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, ad oggi, 27 settembre c.a. ” chiosa il Consigliere regionale.
“Se queste sono le premesse di Renzi – conclude Sibau – non vorremmo che una volta attuate, arrivi il “Monti di turno” che farà pagare all’intero Paese, l’ulteriore ampliamento delle spese statali. Allora veramente sì gli anziani ed i pensionandi avranno una brutta sorpresa”.