REVELANT: INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA N. 366 – PROGETTO RUNE


INTERROGAZIONE RISPOSTA IMMEDIATA N. 366

Primo interrogante: REVELANT Roberto

Gruppo consiliare: AR

Risponde: PANONTIN

Presentata il: 11/02/2016

Annuciata il: 22/02/2016

Numero seduta: 201

Oggetto: Come assicurare la banda larga ai cittadini delle zone bianche?

Testo: Premesso che in occasione dell’audizione in IV commissione sul progetto RuNe (Rural Networks) l’Assessore Panontin ha dichiarato che la Regione sta portando avanti assieme al Governo Nazionale una strategia per la banda ultra larga al fine di conseguire gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea e che il Cipe ha destinato alla fibra ‘ 2,2 miliardi, fondi che devono essere ripartiti tra le Regioni sulla base di fattori ben determinati. Considerato che da fonti stampa parrebbe che in una recente riunione della Conferenza Stato-Regioni è emerso che la cifra destinata dal Cipe alla banda larga non è più di ‘ 2,2 miliardi bensì ‘ 1,6 miliardi e che alla Regione Friuli Venezia Giulia sarebbero riconosciuti ‘ 86.412.642, ben lontani dai ‘ 280 milioni che, sempre secondo le dichiarazioni dell’Assessore Panontin, sarebbero necessari per il progetto che si sta delineando con lo Stato volto a garantire la banda ultra larga. Valutato che le risorse assegnate alla nostre Regione potrebbero non essere sufficienti per la realizzazione di tutta la rete regionale, compresa la copertura della zone bianche (a fallimento di mercato) e pertanto non permetterebbero di raggiungere gli obiettivi UE2020 pari a 97% di copertura totale della popolazione a 30Mbit/s e di attivazione del 50% dei cittadini di servizi a 100Mbit/s. Ricordato infine che a differenza del progetto RuNe che porta la banda ultra larga ‘home to home’ ovvero direttamente a casa dei cittadini nelle zone rurali/bianche, il progetto nazionale dovrebbe fornire la struttura solo fino alle cabine degli operatori e che il progetto RuNe metterebbe in campo risorse pari a ‘ 135 milioni a carico di privati, con la garanzia ed il controllo della Banca europea degli investimenti, della Banca Mondiale e della Commissione europea. Tutto ciò premesso interroga la Presidente e l’Assessore competente per sapere – Come intende procedere, anche a livello di risorse, rispetto al progetto nazionale ed al progetto RuNe per servire direttamente i cittadini delle zone bianche