“Parliamo di politica, i temi non mancano”. Renzo Tondo, candidato per il centrodestra nel collegio uninominale di Trieste per la Camera dei Deputati, invita così Debora Serracchiani a “evitare attacchi personali in questa campagna elettorale. Il terreno del gossip e dello scontro su vicende private è sempre insidioso, e mi sembra opportuno e saggio spostare il dibattito su temi di interesse reale per la collettività. Nei prossimi giorni, avrò modo di illustrare dettagliatamente il nostro programma su sanità, lavoro, servizi, welfare, infrastrutture e turismo, ma mi sembra opportuno, per ora, definire con chiarezza il perimetro del campo di gioco”. Continua Tondo: “Per cinque anni, non ho mai speculato su affari che fossero circoscritti alla sfera privata di Debora Serracchiani, e non ho nessuna intenzione di discostarmi da un percorso che rivendico con orgoglio. Ma invito la presidente uscente ad adottare lo stesso registro. Se il buon giorno si vede dal mattino, ho colto, ieri, qualche segnale preoccupante. Voglio sperare che si sia trattato solo di un incidente di percorso iniziale”. Tondo svela: “Serracchiani voleva essere sarcastica, dicendo che non conosco i rioni e che non so dov’è Roiano. In realtà, è stata particolarmente sfortunata: non solo conosco Trieste, ma ho un monolocale proprio a Roiano dal 1998, ovvero da quando sono diventato assessore alla sanità. Aggiungo che pago regolarmente l’Imu dell’appartamento, che uso ancora quando mi trattengo a Trieste per appuntamenti politici o personali. Frequento la città da molti anni: qui mi sono laureato, e ho avuto modo di approfondire la conoscenza della sanità locale anche come semplice cittadino, sia a Cattinara che al Maggiore. Non solo: più di una volta, qui, ho donato il sangue. Mi sembrerebbe inelegante allungare la lista di aneddoti o retroscena, direi che questi dovrebbero bastare”. Chiude Tondo: “Sarebbe svilente che qualcuno cercasse di impostare una campagna elettorale puntando sul fatto che sono carnico. Queste sono elezioni politiche, ho avuto la fortuna e l’onore di essere eletto due volte Presidente del Friuli Venezia Giulia e, oggi, mi gioco una partita molto suggestiva nel prestigioso collegio del capoluogo regionale. Nelle prossime settimane, mi confronterò nelle strade, nei locali, nei rioni con tutti. Forse non conosco benissimo certi salotti buoni, ma il confronto con le persone è sempre stato un piacere e una passione”.