GIULIA MANZAN: AR, UN PARTITO CHE UNISCE
Ho l’onore di essere la segretaria regionale di Autonomia Responsabile che da giugno è entrato in una nuova fase, organizzativamente strutturata come un partito: è nato sulle solide fondamenta del movimento di A.R. Fvg guidato e presieduto da Renzo Tondo, uno dei pochi politici di vaglia rimasti nella nostra regione: un uomo che sa traguardare lontano, che quando serve sa usare le armi dell’ironia e dell’autocritica, e che mi ha insegnato che la politica serve a cambiare in meglio la società, i rapporti, l’economia: una missione politica sulla quale è bello impegnare una parte della propria vita. Soprattutto un uomo che fa gioco di squadra e che crede nei giovani. Questo mix di entusiasmo e di esperienza è ciò che mi ha fatto accettare senza timore un ruolo per niente facile, soprattutto in vicinanza di importanti elezioni, come quelle che porteranno a eleggere nuovi sindaci a Monfalcone e a Ronchi dei Legionari, nelle quali siamo impegnati e che potranno, sommati ai successi conseguiti dal centrodestra a Pordenone e a Trieste (con il nostro candidato Di Piazza) finalmente mutare il volto politico, economico, occupazionale del Friuli Venezia Giulia. Lo possiamo fare. Il nostro è l’unico partito che riesce a unire le varie anime di questa complessa e composita regione, da Trieste a Pordenone da Udine a Gorizia, da Tarvisio a Lignano, da Monfalcone a Sacile, in una visione futura che mette concretamente in connessione la nostra regione con quelle contermini, che riesce a proporre soluzioni per il problema dei migranti e degli extracomunitari, che riesce a tenere unito, senza personalismi, il centrodestra. Un centrodestra composito, in cui Autonomia Responsabile rappresenta la punta di diamante, la forza del cambiamento in una visione liberale, garantista e soprattutto equanime della società. Autonomia responsabile rappresenta culturalmente l’antitesi del politically correct di sinistra, scaturigine di tutte le banalità correnti e mediatiche; ma anche la risposta laica sa posizioni talvolta becere e in ritardo con la storia. Sono giovane ma so bene che questa non è una qualità intrinseca: la dote che caratterizza chi ha meno di trent’anni è in realtà l’entusiasmo e la volontà travolgente di cambiare le cose. In meglio, ovviamente. Sono fiera di dire che il più grande successo recente di Autonomia Responsabile è stato quello di aver dato spazio a moltissimi giovani bravi, dinamici e attivi cui speriamo di consegnare il futuro di questa regione, che vogliamo migliore e più giusta di quella governata da questa sinistra.
GIULIA MANZAN