CON LA GIUNTA TONDO IN CARNIA FONDI PER 120 MILIONI DI EURO ORA OSPEDALE DECLASSATO E PALAZZO DI GIUSTIZIA DEPOTENZIATO


“Coopca: dove sono gli atti che confermano le promesse di un atto di liberalità nei confronti dei soci prestatori?” A chiederlo alla Regione e a denunciare scarsa chiarezza in merito è il consigliere regionale Renzo Tondo che ieri in Carnia – nella campagna informativa del movimento Autonomia Responsabile avviata a Tolmezzo con il coordinatore, Vanni Lenna, i consiglieri regionali Roberto Revelant e Valter Santarossa e i componenti Fabrizio Oreti e Luigino Maravai – ha posto l’accento sulla vicenda.

Secondo Tondo, il problema Coopca non è stato ancora percepito in tutta la drammaticità in cui la Carnia rischia di trovarsi da qui a breve. Si è detto che il grande sistema delle cooperative, ha osservato, interverrà con un atto di liberalità di 12 milioni, «ma ad oggi – ha aggiunto – non c’è un atto a riguardo».

L’ex governatore ha evidenziato di non aver voluto finora intervenire su Coopca, ma il tempo corre e lui è molto preoccupato: «A metà ottobre – ha detto – degli impegni assunti ancora non c’è nulla. La Regione batta un colpo. Se la presidente – ha aggiunto riferendosi a Debora Serracchiani – non sarà in grado di ottenere ciò che è stato promesso dal sistema delle cooperative, cosa intende fare?».

Tondo ha anche inteso rispondere a chi gli obietta che non ha fatto nulla per la Carnia segnalando di avervi portato da governatore, indipendentemente dal colore politico dei Comuni, 120 milioni di euro. Tondo è anche tornato sull’ospedale di Tolmezzo, denunciando la sua perdita di centralità, a causa dell’eccessivo ampliamento dell’Azienda sanitaria in termini territoriali, con la conseguente discesa a valle dei centri decisionali.

Revelant ha segnalato che, dei 14 mila accessi annui al Pronto soccorso gemonese, la gran parte veniva prima dirottata sul nosocomio di Tolmezzo, che ora però ne perderà parecchi a favore di San Daniele e Udine.

Secondo Santarossa, vanno adeguate tutte le piazzole per l’elisoccorso degli ospedali e vanno messi in rete anche i campi di calcio, adeguandoli a tale uso. Sul fronte dell’edilizia, Tondo ha ricordato la proposta di Revelant, non accolta dalla Regione, di recuperare risorse dal buono benzina, circa 44 milioni, per metterli sulla legge Lenna relativa alla ristrutturazione di immobili.  

Revelant ha segnalato che la Regione non sta mettendo fondi adeguati né per la riqualificazione energetica, per cui ci sono altre 5.600 domande di contributo, né per il recupero del patrimonio edile dismesso: su 1.393 domande di privati ne sono state finanziate solo 71 (di cui tre in Alto Friuli) e su 168 di imprese 25. Ha ribadito la sua proposta e chiesto che il tesoretto regionale di 80 milioni venga in parte impiegato per questo. Revelant ha inoltre fatto notare che, su dieci milioni di euro di entrate per la Regione dai canoni dell’idroelettrico, il 60-65% deriva dalla Carnia e va reinvestito in loco.

Sul tribunale Tondo ricorda di aver allora proposto, come strategia di difesa più concreta, di puntare a una sede distaccata, senza ascolto, e ha aggiunto «dove sono finiti i comitati che mi attaccavano?».

Santarossa ha ricordato il ricorso che Tondo promosse alla Corte costituzionale e che allora l’interlocutore era un governo tecnico, mentre Serracchiani, come numero due del Pd, ha tuttora ben altri margini di manovra: si impegni per riportare il servizio giustizia in Carnia. (da Messaggero Veneto)