LA GIUNTA FVG INTERVENGA SUL GOVERNO PER EVITARE CHIUSURA DEGLI UFFICI MINISTERIALI E CAMERA DI COMMERCIO A PORDENONE


“E’ opportuno e urgente conoscere dalla Giunta FVG quali iniziative intenda
intraprendere nei confronti del Governo per evitare la ventilata chiusura degli
uffici periferici ministeriali in provincia di Pordenone come Prefettura,
Comandi provinciali Vigili del Fuoco e Questure oltre all’Ente Camerale perché
non rientra nella soglia minima territoriale di 75mila imprese”.
A chiedere un tempestivo intervento dell’esecutivo FVG è il consigliere
regionale di Autonomia Responsabile, Valter Santarossa

che ha depositato una interrogazione urgente.
“La ventilata riorganizzazione – commenta Santarossa – rischia di
concretizzarsi in un vero e proprio smantellamento di enti da parte dello
Stato, comportando l’immediata carenza di servizi di prossimità importantissimi
per la sicurezza dei cittadini e delle loro famiglie, quali i servizi di
polizia, di protezione civile e di prevenzione antincendio, nonché la gestione
di situazioni di emergenza. La situazione sopradescritta configura una vera e
propria destrutturazione istituzionale per la provincia di Pordenone, lesiva
della sua storia, della sua identità e delle proprie peculiarità di territorio
vocato alla produzione economica, con riconoscimenti sia in ambito nazionale
che internazionale”.
“E’ imbarazzante che tutto ciò venga giustificato ai cittadini alla stregua di
un normale processo di spending review, mentre in realtà i “tagli”
configurano attività riorganizzative che hanno il solo fine di nascondere
i veri sprechi, cioè i costi della politica nazionale. La Giunta Serracchiani
non può tacere davanti a tutto ciò”.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
Primo interrogante: SANTAROSSA
Valter

Gruppo Consiliare: AR
Oggetto: Sulla
ventilata chiusura degli uffici periferici ministeriali in Provincia di
Pordenone.
PREMESSO
che gli organi di stampa locali hanno riportato la notizia che sembra sia stato
consegnato alle forze sindacali un decreto del Presidente della Repubblica che
contiene il Regolamento di riorganizzazione del Ministero dell’Interno e che il
suddetto prevede il taglio di Prefetture, Comandi provinciali dei Vigili del
Fuoco e Questure;
PREMESSO
altresì che oltre agli enti governativi periferici citati sembra sia prevista
un’ulteriore procedura del Ministero dello Sviluppo Economico per ridurre il
numero delle Camere di Commercio;
CONSIDERATO
che la riorganizzazione di cui sopra interessa anche la nostra Regione e
comporta ricadute considerevoli soprattutto per la provincia di Pordenone,
perché priva di specificità confinarie;
CONSIDERATO altresì
che Pordenone, oltre alla Prefettura e ai citati uffici periferici, rischia
anche la cancellazione dell’ente camerale perché non rientra nella soglia
dimensionale minima delle circoscrizioni territoriali con almeno 75 mila
imprese e unità locali iscritte;
VISTO
che la ventilata riorganizzazione rischia di concretizzarsi in un vero e
proprio smantellamento di enti da parte dello Stato, comportando l’immediata
carenza di servizi di prossimità importantissimi per la sicurezza dei cittadini
e delle loro famiglie, quali i servizi di polizia, di protezione civile e di
prevenzione antincendio, nonché la gestione di situazioni di emergenza;
ATTESO
che, non secondariamente, la situazione sopradescritta configura una vera e
propria destrutturazione istituzionale per la provincia di Pordenone, lesiva
della sua storia, della sua identità e delle proprie peculiarità di territorio
vocato alla produzione economica, con riconoscimenti sia in ambito nazionale
che internazionale;
RILEVATO
che quanto descritto viene giustificato ai cittadini alla stregua di un normale
processo di spending review, mentre in realtà i “tagli” di cui sopra
configurano attività riorganizzative che hanno il solo fine di nascondere i
veri sprechi, cioè i costi della politica nazionale;
TUTTO CIO’ PREMESSO
INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

– per conoscere quali iniziative intenda assumere presso il Governo centrale al
fine di arrestare le procedure avviate