INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
PREMESSO che gli organi di stampa locali hanno riportato la notizia che sembra sia stato consegnato alle forze sindacali un decreto del Presidente della Repubblica che contiene il Regolamento di riorganizzazione del Ministero dell’Interno e che il suddetto prevede il taglio di Prefetture, Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco e Questure;
PREMESSO altresì che oltre agli enti governativi periferici citati sembra sia prevista un’ulteriore procedura del Ministero dello Sviluppo Economico per ridurre il numero delle Camere di Commercio;
CONSIDERATO che la riorganizzazione di cui sopra interessa anche la nostra Regione e comporta ricadute considerevoli soprattutto per la provincia di Pordenone, perché priva di specificità confinarie;
CONSIDERATO altresì che Pordenone, oltre alla Prefettura e ai citati uffici periferici, rischia anche la cancellazione dell’ente camerale perché non rientra nella soglia dimensionale minima delle circoscrizioni territoriali con almeno 75 mila imprese e unità locali iscritte;
VISTO che la ventilata riorganizzazione rischia di concretizzarsi in un vero e proprio smantellamento di enti da parte dello Stato, comportando l’immediata carenza di servizi di prossimità importantissimi per la sicurezza dei cittadini e delle loro famiglie, quali i servizi di polizia, di protezione civile e di prevenzione antincendio, nonché la gestione di situazioni di emergenza;
ATTESO che, non secondariamente, la situazione sopradescritta configura una vera e propria destrutturazione istituzionale per la provincia di Pordenone, lesiva della sua storia, della sua identità e delle proprie peculiarità di territorio vocato alla produzione economica, con riconoscimenti sia in ambito nazionale che internazionale;
RILEVATO che quanto descritto viene giustificato ai cittadini alla stregua di un normale processo di spending review, mentre in realtà i “tagli” di cui sopra configurano attività riorganizzative che hanno il solo fine di nascondere i veri sprechi, cioè i costi della politica nazionale;
tutto ciò premesso interroga il Presidente della Regione
– per conoscere quali iniziative intenda assumere presso il Governo centrale al fine di arrestare le procedure avviate.